βetaHcg

Il sito interamente dedicato alle Betahcg

Restare incinta nonostante il test o stick per ovulazione non abbia rilevato il picco dell’ormone LH è possibile? Quando lo stick non si positivizza ed è quindi negativo, significa che l’ovulazione non si sta ancora verificando, perciò non sarebbe in teoria possibile restare incinta, se si hanno dei rapporti sessuali completi e non protetti.

Questa la teoria, appunto. La pratica può essere delle volte ben diversa: lo sanno bene le numerose coppie che hanno pensato di utilizzare gli stick come contraccettivo e che si sono ritrovate poi un test di gravidanza positivo!

Eppure le statistiche parlano di un’affidabilità, dei test di ovulazione, che può raggiungere il 99%. E allora come spiegare questa apparente contraddizione: com’è possibile restare incinta nonostante il test segnali l’assenza del picco dell’ormone LH, che precede appunto l’ovulazione?

I test di ovulazione non sono indicati come contraccettivi perché possono fallire, se utilizzati con questo scopo (e senza abbinarli ad altri metodi, come la misurazione della temperatura basale). Occorre pensare che, quando si ha un rapporto sessuale non protetto, lo sperma sopravvive alcuni giorni all’interno dell’organismo femminile, ecco perché si rischia di innescare la fecondazione, se si fa l’amore senza altre precauzioni nei giorni che precedono l’ovulazione.

Un ciclo regolare, mediamente ha una durata di 28 giorni; in questo caso, solitamente,  il giorno di massima fertilità corrisponde al dodicesimo giorno (cioè due giorni prima dell’ovulazione) ma, naturalmente, per esserne certe,  è possibile  ricorrere agli stick già a partire dal decimo o undicesimo giorno, ripetendolo fino a quando il risultato non sarà positivo.

Consideriamo ora che lo sperma può sopravvivere fino a 5 giorni, perciò, è semplice comprendere che un test negativo, fatto e ripetuti un po’ troppo precocemente, seguito da uno o più rapporti sessuali, può essere il preludio di una gravidanza.

Se non desideriamo una gravidanza ma vogliamo comunque affidarci agli stick, è raccomandabile, come dicevamo, abbinarli al monitoraggio della temperatura basale, questo perché  la temperatura basale aumenta sempre solo dopo l’ovulazione e, a questo punto, i giorni fertili di questo ciclo sono già terminati. Il test di ovulazione, invece, misura il livello di LH nell’urina, che annuncia l’ovulazione. Combinando i due metodi quindi, è possibile delimitare l’inizio dell’ovulazione e la fine dei giorni fertili del ciclo mensile in una finestra al di fuori della quale è possibile avere rapporti non protetti senza restare incinta.

 

 

Facebook Commenti