βetaHcg

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Il livello delle Beta indica una gravidanza ma poi, all’esame ecografico, nulla: nessun embrione e nessuna camera gestazionale. Cosa sta accadendo?
Potrebbe essere avvenuta quella che viene definita come “gravidanza biochimica” e che rappresenta, di fatto, un aborto estremamente precoce.

Quando notiamo un ritardo ed effettuiamo il test delle Betahcg, per rilevare la presenza della gonadotropina corionica nell’organismo, un esito positivo, annuncia l’avvenuto impianto dell’embrione nell’utero. Tuttavia può accadere poi che la gestazione poi non prosegua e termini dopo pochissime settimane o giorni.

In questo caso parliamo di gravidanza biochimica o aborto bio-chimico o micro-aborto.
Il termine “gravidanza biochimica” si distingue da “gravidanza clinica” e viene usato per indicare che, qualche giorno dopo l’impianto nelle pareti dell’utero, lo sviluppo dell’embrione si è fermato.

L’organismo materno produce fin da subito la gonadotropina corionica umana. Quest’ormone, infatti, viene secreto non appena l’ovulo viene fecondato; le betahcg sono rilevabili molto precocemente, anche con i test di gravidanza ad uso domestico, acquistabili in farmacia o al supermercato.

Quando la gravidanza si interrompe, le beta restano comunque in circolo; ecco perché, in caso di gravidanza biochimica, il test darà un esito positivo, in quanto rileverà la presenza di betahcg ma poi, come si è detto, un eventuale esame ecografico non rileverà né la presenza dell’embrione, né della sacca gestazionale.

Può addirittura capitare che una gravidanza biochimica passi  inosservata, in quanto non comporta sintomi o manifestazioni evidenti: molte donne non si rendono neanche conto dell’avvenuto concepimento, proprio per la brevissima durata di questa “gestazione” che può essere scambiata con un ritardo seguito da mestruazioni particolarmente abbondanti.

Nella maggior parte dei casi, la gravidanza biochimica non richiede interventi particolari: si lascia che la natura faccia il suo corso, con l’arrivo delle mestruazioni a ripristinare l’equilibrio iniziale.

Monitorare il livello delle Bethcg potrebbe però rivelarsi particolarmente utile in caso di gravidanza biochimica, per accertarsi che questo, effettivamente, si abbassi.

Se infatti è in corso un aborto, la gonadotropina corionica dovrebbe diminuire naturalmente ma se vicevera il valore delle beta dovesse rimanere stabile o, addirittura, incrementare (pur in assenza dell’embrione nell’utero), diviene necessario sottoporsi a esami medici, che possano escludere il rischio di una gravidanza extraurerina.

 

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