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Se stai cercando un bambino e utilizzi il metodo di monitoraggio della temperatura basale, ti sarai chiesta sicuramente se il tuo grafico rispecchi la condizione ideale per concepire (evidenziando il momento esatto dell’ovulazione).

Spesso nascono dei dubbi e si desidera capire se l’ovulazione stia effettivamente avvenendo o se il ciclo è anovulatorio, oppure se la durata delle sue fasi è quella corretta. In questi casi, un confronto con dei grafici-tipo, potrà essere di grande utilità per capire cosa avviene al corpo.

 

 

In questa prima immagine si osserva un grafico normale. Il grafico mostra che è avvenuta l’ovulazione (evidenziata da un abbassamento repentino della temperatura basale) ed una corretta durata della fase luteale (quella che segue l’ovulazione e che precede la mestruazione). Da notare che la temperatura basale, dopo l’ovulazione, rimane elevata per 11 giorni o di più.

 

 

Questo secondo grafico, mostra invece un’ovulazione seguita da una fase luteale corta: la temperatura basale, infatti, non resta elevata per 11 giorni, ma si abbassa nuovamente dopo pochi giorni. Una fase luteale corta potrebbe indicare una problematica di infertilità o una difficoltà a portare a termine le gravidanze ed andrebbe perciò indagata.

 

 

Il terzo grafico, mostra invece un ciclo senza ovulazione (o anovulatorio). C’è un picco di temperatura il giorno 23, ma si tratta, probabilmente, solo di un evento casuale. Un grafico di questo tipo, non mostra evidenza di ovulazione; però ciò  non significa assolutamente che la donna non stia mai ovulando, ma solo che l’ovulazione non si è verificata in questo ciclo.

Se però, monitorando l’ovulazione nel tempo, si dovessero notare irregolarità in altri cicli mestruali, sarebbe opportuno indagarne le cause (soprattutto se siamo alla ricerca di un figlio).

 

 

 

 

[fonte delle immagini trmbaby.com]

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