βetaHcg

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Con il termine Beta-hCG si intende la gonadotropina corionica umana, ovvero l’ormone della gravidanza, prodotto dal corpo materno a partire dal momento in cui l’embrione si annida nell’utero, quindi pochi giorni dopo l’effettivo concepimento. Il suo ruolo è fondamentale soprattutto nelle fasi iniziali della gravidanza (ci riferiamo al primo trimestre), in quanto promuove il mantenimento del corpo luteo ed infatti il picco di Beta-hCG rilevato nel sangue viene raggiunto intorno alla decima-dodicesima settimana dall’ultima mestruazione.

Tuttavia i valori di Beta-hCG durante l’arco della gestazione sono variabili e si è molto discusso sull’analisi di questi dati, al fine di determinare quali siano i fattori responsabili di questi andamenti.

Uno studio particolarmente interessante in merito è quello riportato dallo European Journal of Epidemiology (pubblicato nel 2015) che fa riferimento all’analisi dei valori di Beta-hCG determinati in oltre 8000 donne partecipanti allo studio sulla generazione R, partendo dal presupposto che tali valori sembrano essere influenzati da tutta una serie di fattori, quali l’etnia, il sesso del feto, il fumo da parte della madre e il BMI (Indice di Massa Corporea).

Da questo studio però sono state escluse le gravidanze complicate, in quanto sono già note le variazioni dei livelli di Beta-hCG in questi casi.

Questo studio si basa sulla rilevazione dei valori delle Beta-hCG stabilita con metodi particolarmente accurati: da queste analisi è emerso che tra i fattori maggiormente responsabili della variabilità dei livelli di Beta-hCG in gravidanza ci sono soprattutto il fumo materno, il BMI, la parità ed il sesso del bambino.

Altro fattore interessante risulta essere la questione di alcuni sintomi nella madre, quali ad esempio reflusso, eruttazione, nausea e vomito, che parrebbero aumentare in concomitanza con l’incremento dei livelli totali di Beta-hCG.

I risultati di questo studio comparativo, vedono tra i fattori più determinanti il BMI ed il fumo; nel primo caso si nota un’associazione tra il BMI ed il peso placentare, con il peso placentare che aumenta in corrispondenza di livelli superiori di Beta-hCG.

Quanto al fumo, esso è associato a livelli inferiori di Beta-hCG; tuttavia, è importante sottolineare come sia emerso che le donne che hanno smesso di fumare appena venute a conoscenza della gravidanza, hanno poi avuto livelli di Beta-hCG simili alle non fumatrici. Nella questione del fumo, però, incidono anche l’età materna e la quantità di sigarette fumate.

Dunque appare evidente come siano diversi i fattori a determinare la variabilità dei valori di Beta-hCG in gravidanza, ma al tempo stesso sono necessarie attente analisi per determinare quanto effettivamente queste variazioni siano collegate alle eventuali complicanze gestazionali.

 

Fonti

Reference ranges and determinants of total hCG levels during pregnancy: the Generation R Study

 

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